I
Tortoise hanno passato quasi 25 anni a fare musica che sfugge ad ogni
descrizione. Mentre il quintetto strumentale con sede a Chicago
continuava ad annuire su definizioni come dub, rock, jazz,
elettronica e minimalismo che hanno sempre associato alla loro
discografia composta dai sei album in studio, i suoni che venivano
fuori mantenevano comunque, distintamente, e anche ostinatamente, una
loro propria personalità.
È
un fatto che rimane fedele a "The Catastrophist," il primo
album in studio di Tortoise in quasi sette anni.
I
Tortoise, formati dai polistrumentisti Dan Bitney, John Herndon, Doug
McCombs, John McEntire and Jeff Parker, hanno sempre prosperato
davanti a improvvise esplosioni di inspirazione. E per “The
Catastrophist”, la scintilla si accende quando nel 2010 la Città
di Chicago commissiona al gruppo la realizzazione di una suite
musicata inspirata al jazz locale e alle comunità musicali
improvvisate.
I
Tortoise quindi composero e successivamente eseguirono quei cinque
temi sciolti in una manciata di concerti, “e quando finimmo a
parlare di un nuovo album, la soluzione più ovvia per cominciare,
era quella di prendere quegli stessi pezzi e vedere cosa ci avremmo
potuto ricavare lavorandoci sopra come Tortoise,” dice McEntire. La
band registra il nuovo album ai Soma Studios. "Venne fuori che i
pezzi avevano bisogno di essere un attimino ripensati in termini di
struttura. Erano tutti abbastanza diversi, nel senso che in un primo
momento sembravano essere composti solo da motivi principali e
assoli. Adesso sono orchestrati e complessi."
Tutte
le tracce sono passate attraverso un processo di ristrutturazione
molto intenso” aggiunge Parker. “Avevamo un bel po’ di
materiale che alla fine non è stato necessario utilizzare tutto.
Molto spesso le idee che rimangono fuori in un primo momento,
ritornano a distanza di anni”.
“I
Tortoise stanno pianificando un tour mondiale molto esteso per
promuovere “The Catastrophist”.
Ammette McEntire. “E stanno anche pensando a come riprodurre al
meglio questi pezzi dal vivo visto che sará una bella sfida. Allo
stesso tempo penso anche sia arrivato il momento per i Tortoise di
tirare fuori qualche pezzo degli album precedenti.”
Come
sempre, i Tortoise, con “The Catastrophist”, hanno evocato suoni
che non appaiono da nessun’altra parte del panorama musicale di
oggi. C'è una profonda e intuitiva interazione tra i membri del
gruppo che vengono da due decenni di sperimentazione, revisione e
improvvisazione. E in un momento in cui i nostri cervelli sono
costantemente bombardati da una miriade di distrazioni, "The
Catastrophist" ci ricorda che c'è qualcosa di molto più grande
là fuori. Tutto ciò che dobbiamo fare è ascoltare.
H 21.30
Ingresso 17€/20€