Rockit e Carroponte sono
lieti di presentare Moonday, concerti acustici e tropicali che porteranno
sul palco alcuni tra i migliori artisti italiani in circolazione. Primo
appuntamento il 23 giugno con tre live.
Primo a salire sul palco il cantautore Calvino, nome
d’arte di Niccolò Lavelli. Dopo
numerosi singoli autoprodotti e diversi live nel nord Italia, entra al Blend
Noise Studio di Milano, dove sotto la guida di Federico Bortoletto e Filippo
Corbella, inizia una graduale metamorfosi, con la quale nascono “Calvino”, il
singolo “L’amore In Aria” e, nel
novembre 2013, l’Ep di debutto “Occhi Pieni, Occhi Vuoti”, che è un nuovo
concetto musicale che fonde all’eleganza cantautorale di testi profondi e
intimi, la ricerca di nuovi suoni e atmosfere. L’amore in aria racconta la paura di amare e di incrinare il
proprio egocentrismo; dipinge la confusione tra spazio interiore e universo
estrinseco, che sembra rispondere agli stati d’animo tenacemente aggrappati
alle proprie sicurezze. Il viaggio diventa un’odissea colma di pericoli e
presagi, dove la terra sembra smettere di ruotare, in una sensazione di
vertigine che sembra incagliarsi in acquitrini torbidi.
Dopo di
Calvino, spazio alle canzoni dei The Assyrians, sospese tra pop e
psichedelica, folk e garage, che ricordando la West Coast americana, il folk di Canterbury, le
melodie dei Pink Floyd e il chaos lisergico dei Flaming Lips. I The Assyrians,
giovane quartetto milanese, sono usciti l’anno scorso con Tundra, primo loro album nel quale originali soluzioni sonore lasciano spazio a
momenti distensivi, ad atmosfere
dilatate, ai suoni dall’ortocentro del Triangolo Invernale che ne avvolgono
l’essenza pop. Un’ambigua trama psichedelica si interseca su sé stessa, mentre
l’elemento groovy impone l’ordine all’entropia dei sintetizzatori, in cui
affogano i vocals trasognati.
Chiudono la serata Gli Amanti e la loro elegante canzone
d’autore, che rievoca il ritorno da un lungo viaggio dell’anima, tra il mediterraneo, la metropoli, Parigi, Londra
e il Quebec, dove la musica intensa, folk, rock e vibrante dipinge le cartoline
e le foto smarrite in mare o in uno squallido bar, le gioie, gli amori, le
follie, ma anche la solitudine e gli addii. I baci diventano reminiscenza, le
ferite cicatrici e i desideri terre ancora da raggiungere.
Moonday, “perché le palme crescono anche sulla luna”.
21.00
Ingresso gratuito