E’ il dodicesimo capitolo discografico della saga ventennale dei Ramblers, formatisi nel 1991. Ed è anche l’ultimo disco inciso nella storica sala di registrazione dell’Esagono di Rubiera (RE), che col 2011 chiude i battenti e presso la quale la band ha realizzato gran parte dei suoi dischi. Registrato con Carloenrico Pinna, presente da sempre allo Studio Esagono, tra il novembre e il dicembre dell’anno passato, SUL TETTO DEL MONDO vive del suono degli ambienti dello studio, con incisioni volutamente mirate a catturare il respiro degli strumenti acustici di tradizione folk e il battito combat-folk della sezione ritmica nella sala di ripresa esagonale. Senza alcun ricorso a effetti e “trucchi” di studio. La produzione, così come la scrittura e l’arrangiamento dei tredici brani presenti, è stata curata interamente dalla band, come già per il disco passato, mentre tra i pochi ospiti presenti spicca la figura del percussionista Tony Esposito, che impreziosisce con le sue ritmiche ¡Que Viva Tortuga!.
Il titolo del disco prende spunto da una delle sue canzoni, la sognante Seduto sul Tetto del Mondo, piccolo affresco intimista intriso di spiritualità celtica.
Nei testi, a fianco di liriche ispirate e influenzate dagli accadimenti del mondo attuale (AltrItalia, I Giorni della Crisi), si assiste al ritorno anche di tematiche più introspettive, fino ad entrare, in Tra Nuvole e Terra e la conclusiva Specchio dei Miei Sogni (impreziosita dalle sonorità degli archi del quartetto Archimia) nel territorio della canzone d’amore. Come in quasi tutti i precedenti dischi, accanto all'italiano, compare anche il dialetto emiliano, come nella cavalcata S'ciop e Picòun e nel ritornello della trasognata Camminare.
Nella folkeggiante Il Posto dell’Airone i MCR, infine, ricordano il luogo in cui sono nate molte delle loro canzoni, con un poetico affresco di molti personaggi che hanno legato la loro storia a quella dello studio Esagono.
Alla voce solista in tutti i brani del disco, Davide “Dudu” Morandi, è assecondato dagli storici componenti Franco D’Aniello ai flauti, Massimo “Ice” Ghiacci al basso, Francesco “Fry” Moneti al violino e ai plettri, Roberto Zeno alla batteria e percussioni. Come già nel precedente disco, Leo Sgavetti, ormai da tre anni in formazione, si occupa della fisarmonica e delle tastiere, mentre alla chitarra acustica debutta, dopo un anno di concerti dal vivo, Luca Serio Bertolini, già tecnico al seguito dei live della band e autore, come solista, di due album a suo nome. Infine, al banjo e al bouzouki, si segnala il ritorno dello storico membro fondatore Luciano Gaetani, rientrato in pianta stabile.
Da marzo 2011 i MCR porteranno in tour le nuove canzoni, assieme ovviamente a vecchi successi e cavalli di battaglia.
H 21.30
Ingresso 10€